Formazione e Supervisione

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Le professioni di aiuto, nel senso più ampio, sono quelle che più di tutte necessitano di una formazione permanente, non solo sul piano tecnico ma anche su quello – più squisitamente personale – della relazione. 
Per tutti coloro – medici, psicologi, educatori, insegnanti, infermieri, professionisti d’aiuto… –  che, operando in vari ambiti e contesti, individuali o istituzionali, abbiano desiderio di una verifica, analiticamente orientata e costruttiva sul proprio modo di lavorare, Afanisi organizza:

Momenti di discussione di casi e di supervisione

In cui il singolo  operatore può rielaborare situazioni professionali che lo hanno particolarmente impegnato, eventualmente confrontandosi con altri colleghi o con professionisti di discipline affini. Questo tipo di intervento si può articolare secondo modalità differenti:

Gruppi di formazione

Su temi specifici rivolte ad Istituzioni che ne facciano richiesta:

Momenti di discussione di casi e di supervisione

In cui il singolo  operatore può rielaborare situazioni professionali che lo hanno particolarmente impegnato, eventualmente confrontandosi con altri colleghi o con professionisti di discipline affini. Questo tipo di intervento si può articolare secondo modalità differenti:

Gruppi di formazione

Su temi specifici rivolte ad Istituzioni che ne facciano richiesta:

la nostra esperienza

Clinica dell’Istituzione

L’esperienza di Afanisi trova le sue radici in interventi e collaborazioni portati avanti negli anni dalle Fondatrici, a vario titolo, con svariate istituzioni impegnate nell’ambito dei servizi alla persona (scuole, ospedali, organizzazioni del terzo settore) per un costante scambio di competenze.
Nei vari contesti istituzionali, oltre a svolgere attività clinica come psicologhe-psicoterapeute, ci siamo occupate di
Da queste esperienze, passate ed attuali, abbiamo tratto la conclusione che ciò che caratterizza la nostra formazione psicoanalitica, ovvero un’etica della cura, è ciò che più ci può orientare ed aiutare nel formare e supervisionare altri operatori.

La cura è sicuramente diretta dallo psicoanalista.

Il primo principio di questa cura, quello che gli è sillabato per primo, e che egli ritrovo ovunque nella propria formazione fino ad impegnarsene, è che non deve fatto dirigere il paziente.

La direzione di coscienza, nel senso della guida morale che un fedele del cattolicesimo vi può trovare, qui è radicalmente esclusa.

J. Lacan, “La direzione della cura”, Scritti, Vol. II