Depressioni
Lutti Complicati

Ansia e depressione sono le malattie dell’oggi, uniformi nella loro sintomatologia tanto da rendere questi sintomi - così pesanti - qualcosa di anonimo: che si tratti dell’ansia che paralizza le scelte, del “fulmine a ciel sereno” dell’attacco di panico con il suo corredo di sensazioni di morte, o di una vita che la depressione sembra svuotare di senso, questi disagi lasciano spesso il soggetto come “nascosto” dietro all’etichetta diagnostica.

Depressioni e disturbi dell’umore

Non tutte le modificazioni del tono dell’umore sono da considerarsi patologiche. A tutti capita di provare, in alcuni momenti della propria vita, sentimenti come tristezza, sconforto, pessimismo. Essere tristi è normale e fa parte dell’esperienza umana. Ma in un soggetto sano, queste sensazioni hanno di solito durata breve e transitoria.

Esistono forme di tristezza o umore depresso originate da episodi esistenziali, quali ad esempio perdite, lutti, difficoltà occupazionali o lavorative, separazioni, diagnosi di malattie fisiche… sono forme sintomatiche che definiamo “reattive”, ovvero delle reazioni a eventi stressanti, ma che possono condurre a crisi a livello personale, sociale o lavorativo, e per le quali una consultazione psicologica può essere molto utile.

La definizione “depressione” è dunque una “parola-valigia”, ovvero un contenitore di numerose e diverse realtà, esperienziali e cliniche. Poiché – dunque – esistono diverse forme cliniche di depressione, è opportuno delinearne i confini in maniera attendibile, tanto che risulterebbe più corretto parlare di “depressioni”. Inoltre, non tutte le persone che si dicono “depresse” possono essere diagnosticate come depresse, così come non tutte le persone che possono essere diagnosticate come depresse dicono di esserlo, rendendo quindi necessaria un’attenta disamina del fenomeno.

I disturbi dell’umore, talvolta, possono avere un’espressione sintomatica opposta alla depressione: eccitabilità, aggressività, iperattività… seppur spesso in alternanza con fasi di tipo francamente depressivo.

Lutti complicati

L’incontro-scontro con la morte confronta inevitabilmente il soggetto con l’esperienza – sempre troppo anticipata – della perdita.

Questo comporta un tempo minimo necessario per affrontare quello che Freud definisce l’elaborazione del lutto.

In alcuni casi, le circostanze drammatiche o particolarità del legame che si è spezzato, rendono complicato il processo e la ripresa di una quotidianità vivibile e richiedono un intervento professionale.